Lo schema di decreto proposto dal Ministro della Salute e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione tecnologica, in collaborazione con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha ricevuto l’approvazione unanime dalla Conferenza Stato-Regioni e sarà ufficializzato con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il decreto stabilisce i dettagli del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), i limiti di responsabilità e le responsabilità delle parti coinvolte nella sua implementazione, nonché le precauzioni e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali, nel rispetto dei diritti dei pazienti. Inoltre, stabilisce le modalità di accesso differenziato e i vari livelli di autorizzazione. Il decreto è composto da tre allegati tecnici.
All’interno del FSE saranno inclusi i dati amministrativi e identificativi del cittadino, referti e verbali di pronto soccorso, lettere di dimissione, un profilo sanitario sintetico (un resoconto elettronico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta che riepiloga la storia clinica del paziente e la sua situazione attuale), prescrizioni specialistiche e farmaceutiche, oltre ad altri documenti come cartelle cliniche, dati sulle vaccinazioni e informazioni sulle tessere per portatori di dispositivi medici.
Il nuovo FSE soddisfa le esigenze dei cittadini, permettendo loro di accedere a dati clinici, servizi di telemedicina, assistenza in casi di emergenza, e prenotazioni di servizi sanitari. I cittadini avranno il diritto di accedere al loro “Taccuino Personale“, una sezione riservata all’interno del FSE dove potranno inserire, modificare ed eliminare dati e documenti relativi alle proprie cure mediche.
Per i medici di medicina generale, pediatri e specialisti, il nuovo FSE permetterà la consultazione e l’analisi dei dati clinici dei pazienti, fornendo supporto per diagnosi e trattamenti, valutazione preventiva delle prescrizioni e monitoraggio dell’aderenza alle terapie. Inoltre, faciliterà l’accesso ai farmacisti per la distribuzione di farmaci, la verifica delle terapie somministrate, e la registrazione di allergie e reazioni avverse.
Il sistema gioverà anche agli infermieri e altri professionisti sanitari per l’accesso e la consultazione dei dati clinici dei pazienti in loro cura. Le Direzioni Sanitarie Regionali potranno utilizzare il sistema per le attività di prevenzione e programmazione sanitaria, mentre gli enti di ricerca potranno sfruttare il FSE per supportare le attività di ricerca medica e biomedica.
La raccolta dei dati nel FSE sarà responsabilità delle ASL, delle strutture sanitarie pubbliche e accreditate del Servizio Sanitario Nazionale, dei servizi socio-sanitari regionali e dei Servizi Territoriali per l’Assistenza Sanitaria al Personale Navigante (SASN). L’interoperabilità del Fascicolo Sanitario Elettronico sarà garantita attraverso l’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità (INI) quando i pazienti richiedono assistenza in regioni diverse da quella di residenza.
La Conferenza Stato-Regioni ha altresì approvato i flussi informativi del “Sistema Informativo per il Monitoraggio dell’Assistenza Riabilitativa” (SIAR), del “Sistema Informativo per il Monitoraggio delle Attività Erogate dai Consultori Familiari” (SICOF), e del “Sistema Informativo per il Monitoraggio dell’Assistenza Domiciliare” (SIAD). Questi sistemi sono strettamente connessi al FSE e rivestono un’importanza strategica per garantirne il corretto funzionamento.
In conclusione, è stato comunicato alle Regioni il piano di investimento di 750 milioni di euro per la realizzazione dei servizi di telemedicina collegati, con l’obiettivo di raggiungere gli standard europei entro dicembre 2023. AGENAS sarà l’organismo responsabile per l’attuazione di questo investimento.
Fonte: digitalhealthitalia.com